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Haida Holder M10

Dopo quasi due anni dal rilascio dell’holder Haida Holder 100-Pro, la compagnia cinese ha rilasciato la nuova versione dell’holder di punta della serie 100: Haida Holder M10. Ecco il link sul sito ufficiale: Holder Haida M10. Le novità sono molte rispetto alla versione precedente, quindi non si tratta di un semplice aggiornamento, ma di una nuova edizione ridisegnata da zero. Analizziamo insieme le caratteristiche e le novità.

Cosa c’è nella confezione

Il nuovo Holder Haida M10 in alluminio, si presenta in una confezione minimale (ma a mio avviso molto elegante) di colore bianco con il solo logo e il nome del portafiltri. La scatola è solida e l’holder si trova in una custodia semirigida con rivestimento in simil-pelle.

Una volta aperta la confezione al suo interno possiamo trovare:

  • Holder parte frontale (con due guide già montate) con guarnizione (molto più sottile della versione precedente) per prevenire le infiltrazioni di luce
  • Holder anello adattatore che consente il fissaggio sulla lente
  • Filtro CPL Polarizzatore di tipo “slot-in” (ad inserimento)
  • Supporto aggiuntivo di tipo “slot-in” (ad inserimento) per prevenire infiltrazioni di luce quando si rimuove il polarizzatore
  • Guide aggiuntive (con relative viti) per poter inserire 3 diversi filtri
  • Custodia semi rigida in simil-pelle (fuori) e tessuto morbido all’interno
  • Mini cacciavite per fissare le guide (una bella iniziativa, anche se il cacciavitino non pare molto solido)

La qualità del nuovo portafiltri si percepisce immediatamente: forme arrotondate, materiale piacevole al tatto, alluminio opacizzato, guarnizioni molto sottili, nuovo pulsante di sgancio rapido. Insomma, si ha subito l’impressione di avere a che fare con un portafiltri professionale e molto migliorato rispetto la versione precedente.

Per poter montare il portafiltri sulla lente è necessario un adattatore che però non è incluso nella scatola dell’holder, ma bisogna acquistarlo a parte a seconda del diametro di cui si ha bisogno. Sono disponibili diversi diametri, quelli più utilizzati.

Il nuovo portafiltri si distingue in maniera radicale dal precedente per due aspetti che verranno molto apprezzati da chi vuole “dinamicità” sul campo:

  1. Pulsante di sgancio rapido: grazie al nuovo pratico pulsante presente lateralmente, è ora possibile sganciare velocemente l’holder, senza doverlo svitare, per certi versi un ritorno al passato, dopo che nella versione precedente era stata privilegiata una vite di blocco/sblocco con un aggancio a 3 denti non propriamente comodo.
  2. Presenza di una guida “slot-in” tra obiettivo e filtri: finalmente sarà possibile inserire e rimuovere il filtro polarizzatore (CPL) in maniera veloce, grazie all’innovativo controllo di aggancio e sgancio rapido. Non solo, l’innovazione riguarda anche la presenza di nuove tipologie di filtri (anche combinati) che vanno ad arricchire la gamma, ad esempio è disponibile un filtro combinato ND64 + CPL che consente di ottenere entrambi gli effetti con un unico filtro di tipo “slot-in”.

Qualche foto di dettaglio:

Caratteristiche

Il portafiltri si compone di 3 elementi:

  1. Parte frontale con guide per l’inserimento dei filtri
  2. Anello adattatore che consente di collegare il portafiltri alla lente
  3. Barriera di luce (se non si vuole utilizzare il CPL) o filtro polarizzatore circolare (CPL) di tipo “slot-in”

Le principali caratteristiche del portafiltri sono:

  • Materiale: alluminio (per il portafiltri) e plastica (per le guide)
  • Dimensioni: 17.5 x 17.5 x 5.4cm
  • Peso: 540gr
  • Filtri compatibili: filtri da 100mm di larghezza (filtri ND quadrati 100×100 e filtri graduati 100×150)
  • Spessore filtri: l’holder supporta filtri di spessore 2.0mm (la quasi totalità dei filtri in commercio)
  • Protezione dalle infiltrazioni di luce: l’intero portafiltri è di materiale opaco con pochissima riflettenza, inoltre è presente una guarnizione intorno al portafiltri (vicino alla prima guida) in modo da impedire infiltrazioni di luce laterale o posteriore; inoltre è presente una specifica barriera contro le infiltrazioni nel caso non si voglia utilizzare il filtro CPL.
  • Supporto filtri a lastra: nella configurazione di base sono presenti due guide per inserire 2 filtri a lastra (da 2mm di spessore), ma è possibile montare anche una guida aggiuntiva (inclusa nella confezione) che consentirà di inserire fino a 3 filtri a lastra senza vignettatura per focali a partire da 16mm in su (potrebbero esserci delle eccezioni su alcune lenti con la filettatura frontale particolarmente sporgente)
  • Sistema con filtro aggiuntivo “slot-in”: è presente una scanalatura in cui è possibile inserire degli specifici filtri di tipo “slot-in” (montati su supporto proprietario), tra cui segnaliamo la possibilità di avere dei filtri combinati, come ad esempio il ND64+CPL; in dotazione vengono forniti il filtro CPL e la barriera contro le infiltrazioni di luce
  • Anello adattatore: grazie alla disponibilità di diverse misure di anelli adattatori, è possibile montare il portafiltri sulla quasi totalità delle lenti in commercio (lenti dotate di filettatura frontale a partire da 37mm fino ad arrivare a 82mm)
  • Guide: il portafiltri è dotato di guide molto morbide che rendono agevole e fluido l’inserimento delle lastre, ma che allo stesso tempo bloccano i filtri inseriti in maniera stabile (filtri di spessore 2.0mm)
  • Pulsante di sgancio rapido: l’holder è dotato di un elegante pulsante di sgancio rapido che consente di rimuovere l’holder molto velocemente
  • Anello di rotazione: il filtro polarizzatore incluso nella slitta di tipo “slot-in” include una comoda rotellina di regolazione

Montaggio

Il montaggio del portafiltri è piuttosto veloce, sicuramente molto più rapido rispetto la versione precedente.

Questa è la mia sequenza consigliata:

  1. Avvitare l’anello adattatore sull’obiettivo
  2. Fissare parte frontale dell’holder sull’anello adattatore
  3. Inserire il filtro di tipo “slot-int” o la barriera di luce
  4. Inserire i filtri a lastra necessari

Per chi è meno esperto, si consiglia di fare un po’ di pratica in casa prima di utilizzare il portafiltri sul campo.

Utilizzo sul campo

Una volta montato il portafiltri sulla lente, è necessario regolare il polarizzatore (se montato) e inserire le lastre nelle guide.

Ecco qualche consiglio generico:

  • Prima di inserire qualunque filtro nelle guide, è bene accertarsi che l’holder sia ben collegato e l’anello adattatore avvitato in maniera corretta. Potrebbe accadere che la filettatura non sia ben allineata e nonostante l’impressione che il portafiltri sia avvitato correttamente, potrebbe bastare un movimento brusco della fotocamera per farlo sganciare e cadere. Dopo l’avvitamento, verificare che l’holder sia stabilmente collegato alla lente.
  • Nel caso in cui si vogliano utilizzare dei filtri a densità molto elevata, è bene assicurarsi tramite il Live View che la composizione e la messa a fuoco siano stati effettuati correttamente e il cavalletto sia stabile.
  • La regolazione del filtro polarizzatore va fatta prima di inserire le lastre, in modo da poterla effettuare con maggiore precisione.
  • Il portafiltri è dotato di guarnizione contro le infiltrazioni di luce: nel caso il primo filtro da inserire abbia una guarnizione, sarà necessario inserirlo nelle guide con la guarnizione verso l’esterno. La presenza di guarnizioni già sul portafiltri, assicura la massima compatibilità anche con i filtri di altre marche (alcune marche utilizzano guarnizioni specifiche per i propri holder e non compatibili con tutti i portafiltri sul mercato).
  • Rimuovere il portafiltri e la macchina fotografica prima di spostare il cavalletto (evitare di trasportare tutto insieme quando si cambia posizione).
  • I filtri con densità più elevata sono quelli a dover essere inseriti per primi nell’holder (devono quindi trovarsi più vicini alla lente).

Confronto con la vecchia versione

Rispetto alla vecchia versione sono evidenti alcuni miglioramenti:

  • Possibilità di utilizzare filtri di tipo “slot-in”, che consentono in maniera rapida di intervenire sul setup, senza la necessità di dover rimuovere l’holder per poter smontare il filtro CPL.
  • Presenza di un pulsante di sgancio rapido.
  • Maggior cura e dettaglio dei particolari.

Conclusioni

Le innovazioni rispetto alla versione precedente sono evidenti. L’upgrade è consigliato soprattutto per chi usa frequentemente il filtro polarizzatore: il nuovo design consente un montaggio molto più veloce anche in condizioni meteo meno favorevoli. Minor tempo speso nel montaggio, comporta più tempo per il processo creativo!

In conclusione, il nuovo Holder Haida M10 è un portafiltri innovativo e assolutamente consigliato per chi ama la fotografia di paesaggio. La cura costruttiva e l’attenzione ai dettagli, fanno di quest’holder uno dei migliori presenti in commercio.

L’unico punto di attenzione è l’assenza di una selezione di adattatori già nella confezione dell’holder (così come invece fanno alcune altre marche).

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Attrezzatura Per Esposizioni Lunghe

Filtri A Densità Neutra

Ho pensato di preparare questa guida sui filtri a densità neutra perché adoro la fotografia di paesaggio ed in particolare la tecnica di esposizione lunga. Grazie all’utilizzo di tempi lunghi, in alcuni casi si riesce a conferire dinamicità alle scene. Fino a qualche anno fa i filtri a densità neutra non erano molto diffusi, ma oggi vengono comunemente utilizzati da un numero di fotografi sempre maggiore.

Filtri A Densità Neutra

I filtri a densità neutra o neutral density (dall’inglese) o ND, sono dei filtri fotografici che consentono di aumentare il tempo di esposizione in fase di scatto o semplicemente di compensare zone con diversa esposizione (nel caso dei filtri ND graduati).

Nella maggior parte dei casi questi filtri vanno posizionati davanti la lente frontale, ma ci sono anche dei filtri che possono essere posizionati nella parte posteriore degli obiettivi.

I filtri ND possono essere circolari a vite oppure a lastra. Nel caso di filtri a lastra, è necessario un supporto portafiltri (dall’inglese holder) per poter montare i filtri davanti la lente. Anche se un paio di amici fotografi preferiscono utilizzare il nastro isolante nero anziché un portafiltri!

Inoltre possono essere interamente con la stessa densità, oppure possono essere graduati sia progressivamente che in maniera netta o anche con gradazione invertita (reverse, più adatti per albe e tramonti).

Intensità E Densità Dei Filtri

I filtri a densità neutra (ND) hanno questo nome perché filtrano la luce grazie ad una maggiore densità del filtro, questa densità però è di tipo neutrale, ossia non aggiunge (o almeno non dovrebbe aggiungere) dominanti cromatiche (in pratica non dovrebbe alterare i colori).

Esistono diverse filtri ND di diversa densità e comunemente vengono utilizzate tre diverse misure di riferimento:

  • La densità vera e propria: solitamente un valore di 0.3 equivale ad uno stop di luce
  • Il fattore moltiplicativo: esprime per quale fattore bisogna moltiplicare l’esposizione di base senza filtro per ottenere una foto esposta allo stesso modo
  • Il numero di stop di luce

Purtroppo non sempre la densità è tarata a dovere (soprattutto per i filtri non rivestiti o non “multi coated”) ed i valori di riferimento possono offrire indicazioni non precisissime. Per questo è buona norma fare dei test appena si acquista un filtro per capire se la taratura è corretta o meno, soprattutto per quei filtri a densità molto elevate (sopra i 6 stop di luce).

Fino a qualche anno fa in rete si faceva molta fatica a trovare dei riferimenti validi sui filtri ND, oggi sicuramente non è più così perché si sono molto diffusi e se ne trovano sempre più modelli. L’idea di fare questa mini guida è nata proprio dalle difficoltà che incontrai qualche anno fa quando decisi di comprare il mio primo filtro ND… da quel momento per me si è aperto un nuovo mondo e ne ho testati di almeno 10 marchi diversi.

Cerchiamo di spiegare cos’è il fattore moltiplicativo che è associato praticamente a tutti i filtri ND.

La teoria fotografica spiega che gli f/stop (o più semplicemente stop) sono l’unità di misura convenzionale per misurare l’intensità di luce assorbita dal sensore/pellicola: partendo da un valore di riferimento, si definisce 1 stop di luce una quantità di luce doppia (o dimezzata, nel caso in cui volessimo ridurre la luce) rispetto al valore di partenza. Per ogni combinazione di variabili di base (tempo, diaframma, ISO) esistono delle regole per modificare i singoli valori in termini di f/stop.

Per ciascuna variabile la relazione è la seguente (chiedo scusa per chi conosce già alla perfezione queste regole, ma un ripasso per i meno esperti può essere utile):

  • Diaframma: il concetto di f/stop è nato proprio dalla teoria matematica sul diaframma. Si tratta di una misura “adimensionale” ossia relativa/confrontabile che consente di misurare l’intensità di luce che arriva al sensore senza dipendere dalla lunghezza focale o dalla marca dell’obiettivo. Da questa formulazione matematica f/stop non è altro che il rapporto tra lunghezza focale ed il diametro di apertura del diaframma (da cui entra la luce). La regola vuole che gli f/stop si incrementino in termini di radice quadrata di 2. Per questo la sequenza di aperture di diaframma che corrispondono agli f/stop “interi” sono le seguenti (fino a f/22): 1, 1.4, 2, 2.8, 4, 5.6, 8, 11, 16, 22, ecc.
  • ISO: i valori “interi” di ISO partono tendenzialmente da 100 (alcune macchine hanno anche 50) e raddoppiando si ottiene l’aumento di 1 f/stop equivalente. Così se stiamo scattando ad ISO 100 e vogliamo aumentare di 2 f/stop l’esposizione senza cambiare Tempo e Diaframma, dovremmo aumentare gli ISO a 400 (100 x 2 x 2). Questi sono i valori di riferimento “interi” di ISO fino a 12800: 50, 100, 200, 400, 800, 1600, 3200, 6400, 12800. Come vedete incrementano sempre raddoppiando.
  • Tempo di esposizione: prendendo come riferimento 1sec (un secondo), l’equivalenza rispetto agli f/stop vale con la stessa regola degli ISO, ossia moltiplicando (o dividendo) per 2 si ottiene l’aumento (o la diminuzione) della quantità di luce equivalente ad un f/stop. Sempre per fare degli esempi, se stiamo scattando ad 1sec e vogliamo aumentare di 2 f/stop l’esposizione senza intervenire su ISO e Diaframma, dovrò cambiare il tempo di scatto a 4sec (1sec x 2 x 2). Viceversa, se volessi ridurre l’esposizione di 3 f/stop, dovrei scattare a 1sec/8 (1sec / 2 / 2 / 2).

Per comodità allego alcune tabelle di riferimento che ho preparato.

Tabella 1: Calcolo tempi di scatto per diversi valori di f/stop - Filtri A Densità Neutra

Tabella 1: Calcolo tempi di scatto per diversi valori di f/stop – Filtri A Densità Neutra

Tabella 2: Relazione tempi e diaframmi - Filtri A Densità Neutra

Tabella 2: Relazione tempi e diaframmi – Filtri A Densità Neutra

Tabella 3: Densità dei vari filtri - Filtri A Densità Neutra

Tabella 3: Densità dei vari filtri – Filtri A Densità Neutra

Tabella 4: Tempi di scatto per i filtri a densità neutra più diffusi

Tabella 4: Tempi di scatto per i filtri a densità neutra più diffusi

Tornando finalmente ai filtri ND (scusate ma era dovuto questo ripasso), la convenzione vuole che l’intensità dei filtri ND si misuri in termini di fattore moltiplicativo del tempo di esposizione. Per questo motivo troverete quasi sempre un numero di riferimento di questo tipo: ND8, ND64, ND1000. Come si usano questi numeri? Molto semplice… basta prendere come riferimento il tempo di scatto senza filtro per come volete esporre e moltiplicarlo per questo fattore. Così ad esempio, se avessimo un filtro ND8 e senza filtro il mio tempo di esposizione è 1sec, applicando il filtro il mio tempo diventerebbe 8sec. Perché usare questa metodologia di calcolo e non invece affidarsi all’esposimetro della nostra macchina? Semplice, perché all’aumentare della densità del filtro, o comunque al diminuire della luce, la macchina fa molta fatica a rilevare correttamente l’esposizione… è molto più veloce e affidabile usare questo tipo di calcolo (sempre che il vostro filtro ND sia tarato correttamente).

Ecco una lista dei fattori moltiplicativi dei filtri ND più comuni che si trovano in commercio:

  • ND0.3 o ND2 (-1 f/stop): questo filtro è molto lieve, viene usato molto raramente. Per calcolare il tempo di scatto, basterà moltiplicare l’esposizione di base senza filtro per 2 (2^1 = 2).
  • ND0.6 o ND4 (-2 f/stop): come il filtro precedente anche questo è piuttosto lieve e raramente usato. Per calcolare il tempo di scatto, basterà moltiplicare l’esposizione di base senza filtro per 4 (2^2 = 4).
  • ND0.9 o ND8 (-3 f/stop): probabilmente i filtri ND8 sono tra i più comuni in commercio, perché sono un ottimo compromesso tra tempi, nitidezza e assenza di dominanti cromatiche. Questi filtri sono molto utilizzati nei crepuscoli o con cielo nuvoloso. Per calcolare il tempo di scatto, basterà moltiplicare l’esposizione di base senza filtro per 8 (2^3 = 8).
  • ND1.2 o ND16 (-4 f/stop): intensità medio/bassa, filtro raramente utilizzato. Per calcolare il tempo di scatto, basterà moltiplicare l’esposizione di base senza filtro per 16 (2^4 = 16).
  • ND1.8 o ND64 (-6 f/stop): filtro di intensità media, uno dei filtri più utilizzati da chi ama le esposizioni lunghe. Solitamente viene utilizzato a ridosso di alba o tramonto per avere esposizioni tra gli 8sec e i 2min (a seconda delle impostazioni). Per calcolare il tempo di scatto, basterà moltiplicare l’esposizione di base senza filtro per 64 (2^6 = 64).
  • ND3.0 o ND1000 (-10 f/stop): il filtro probabilmente più amato da chi adora le esposizioni lunghe, perché consente di utilizzare tempi lunghi anche in pieno giorno. Assieme ai filtri ND8 e ND64, è uno dei filtri più diffusi e solitamente costituiscono (tutti e 3) il kit base per chi fa fotografia di paesaggio ed ha spesso bisogno di variare il tempo di esposizione senza compromettere diaframmi e ISO. Per calcolare il tempo di scatto, basterà moltiplicare l’esposizione di base senza filtro per 1024 (2^10 = 1024). Per comodità il fattore è stato arrotondato a 1000, ma il valore corretto è 1024.

I filtri ND si possono anche sovrapporre per moltiplicare l’effetto, per cui se ad esempio sovrapponessimo un filtro ND8 su un filtro ND4, otterremo l’equivalente di un filtro ND32 (8 x 4 = 32)… insomma, bisogna imparare a memoria le potenze del 2.

Varie tipologie di filtri

Filtro ND Circolare

Probabilmente i filtri ND di tipo circolare sono quelli più diffusi anche se recentemente i filtri a lastra stranno prendendo il sopravvento. I filtri di tipo circolare hanno una filettatura e si avvitano direttamente sulla parte frontale degli obiettivi. Per questo motivo è opportuno scegliere filtri che abbiano un diametro compatibile con le lenti a disposizione. Se si dispone di più lenti con diametri diversi, è consigliabile acquistare un sistema a lastre, oppure comprare i filtri circolari con il diametro della lente più grande e poi acquistare a parte degli adattatori per poterli montare anche sulle lenti più piccole.

Ecco i 3 filtri più diffusi come densità: ND0.9, ND1.8 e ND3.0

Haida ND0.9 PRO II

Haida ND0.9 PRO II

Haida ND1.8 PRO II

Haida ND1.8 PRO II

Haida ND3.0 PRO II

Haida ND3.0 PRO II

Filtro Graduato A Lastra

Ci sono alcune lenti sulle quali non è possibile montare filtri a vite, perché hanno la parte frontale a “bulbo” (tipicamente si tratta di lenti ultragrandangolari o fisheye), in questo caso è necessario dotarsi di filtri specifici per tali lenti che possono essere sia frontali che posteriori (vanno montati tra il sensore e l’attacco della lente).

Non solo… i filtri a lastra vengono scelti anche per la loro maggiore qualità (in media) e per la loro flessibilità, perché basta acquistare un diverso anello adattatore per il portafiltri e possono essere utilizzati su qualunque lente con filettatura. Per le lenti a bulbo i portafiltri sono specifici (tranne casi eccezionali), ma in alcuni casi esistono convertitori per poterli montare anche tramite la filettatura.

Esistono diverse tipologie di filtri a lastra:

  • Filtri a densità neutra (ND)
  • Filtri a densità neutra graduata con gradazione morbida (GND Soft)
  • Filtri a densità neutra graduata con gradazione media (GND Medium)
  • Filtri a densità neutra graduata con gradazione dura (GND Hard)
  • Filtri a densità neutra graduata con gradazione invertita (GND Reverse)

Diverse Gradazioni Dei Filtri

Diverse Gradazioni Dei Filtri

Ecco qualche esempio dei filtri graduati a lastra più diffusi:

Haida ND3.0 100mm

Haida ND3.0 100mm

Haida ND1.8 100mm

Haida ND1.8 100mm

Haida ND0.9 100mm

Haida ND0.9 100mm

Haida ND0.3 100mm

Haida ND0.3 100mm

Haida GND Soft 100mm

Haida GND Soft 100mm

Haida GND1.2 Soft 100mm

Haida GND1.2 Soft 100mm

Haida GND0.9 Soft 100mm

Haida GND0.9 Soft 100mm

Haida GND0.6 Soft 100mm

Haida GND0.6 Soft 100mm

Haida GND0.6 Reverse 100mm

Haida GND0.6 Reverse 100mm

Haida GND1.2 Hard 100mm

Haida GND1.2 Hard 100mm

Haida GND0.9 Hard 100mm

Haida GND0.9 Hard 100mm

Haida GND0.6 Hard 100mm

Haida GND0.6 Hard 100mm

Haida GND0.3 Hard 100mm

Haida GND0.3 Hard 100mm

 

Portafiltri / Holder

Per poter montare i filtri a lastra è necessario un portafiltri, ne esistono di diverse marche e tipo.

Alcune immagini dimostrative:

Haida Holder 100Pro vs Haida Holder 100

Haida Holder 100Pro vs Haida Holder 100

Haida Holder 100Pro

Haida Holder 100Pro

NiSi Holder v5Pro

NiSi Holder v5Pro

Per eventuali approfondimenti sui portafiltri si rimanda ad altri articoli:

Haida Holder 100-Pro Series

NiSi V5 Holder Setup

 

Varie Marche Di Filtri

Queste sono alcune marche che producono filtri ND tra i più conosciuti (ovviamente ce ne sono molti altri):

  • B+W / Schneider Optics : di questa marca ho utilizzato lo storico ND110 (che in realtà è un ND1000) per un paio d’anni, ed ha una dominante cromatica magenta/marrone. Per molti anni è stato il filtro ND più diffuso, perché nessuna altra marca produceva un filtro di tale densità di pari qualità.
  • Breaktrhough: nessuna esperienza d’uso.
  • Cokin: li ho provati all’inizio, ma non mi hanno convinto principalmente per le dominante cromatiche e la resina almeno apparentemente di bassa qualità.
  • Formatt-Hitech / Lucroit: provati solo ad eventi fotografici, nessuna esperienza d’uso continuativa.
  • Haida: sono i filtri che ho usato di più in assoluto per l’ottimo rapporto qualità/prezzo, ho provato sia le versioni NanoPro che PRO II MC che le versioni di base a vite, ma anche le versioni a lastra, sia i primi usciti che la versione NanoPro MC. Soprattutto le ultime versioni non hanno alcuna marcata dominante cromatica (nelle precedenti era presente una lieve dominante magenta).
  • Heliopan: marchio molto conosciuto per filtri CPL, ma che produce anche filtri a densità neutra.
  • Hoya: una delle marche più diffuse fino a qualche anno fa, ho provato l’ND400 a vite per qualche mese, ma non mi ha soddisfatto per niente, ha una dominante cromatica blu/verde piuttosto accentuata.
  • Kase: marchio recente, che però non li ho mai provati personalmente.
  • Kood: marca che produce filtri piuttosto economici.
  • Lee: per anni Lee è stato il marchio più diffuso tra i fotografi di paesaggio, grazie al famosissimo Lee Big Stopper (formato a lastra), da molti ritenuto il migliore fino a qualche anno fa, data la sua forte dominante cromatica blu, negli ultimi anni altri marchi hanno guadagnato quote di mercato producendo filtri con minori dominanti.
  • NiSi: marchio di nascita recente, ma di qualità veramente eccezionale sia in termini di vignettatura che di dominanti cromatiche.
  • Singh-Ray: provati solo ad eventi fotografici, nessuna esperienza d’uso continuativa.
  • SRB-Griturn
  • Tiffen: marchio piuttosto conosciuto, produce filtri da molti anni, ho potuto provare soltanto filtri UV (veramente di qualità eccezionale), ma mai filtri ND.
  • Wine Country: marchio piuttosto recente, provato ad un recente Photokina, l’holder sembra di ottima qualità

Ho provato anche dei filtri senza marca di tipo ND8, però onestamente non mi hanno molto entusiasmato… sono l’ideale perché si trovano su eBay a 15 euro spese di spedizione incluse, ma hanno forte dominante cromatica anche essendo solo ND8.

Per chi cerca un kit con un buon rapporto qualità/prezzo e non vuole spendere molto per iniziare, consiglio Haida:
Kit 3 filtri Haida ND8, ND64 e ND100 versione PRO II su eBay (diametro 77mm)

Esistono anche in commercio dei filtri con gradazione regolabile… vi prego… fatelo per il vostro bene, non cascate in questa trappola… li vendono per regolabili tra ND2 e ND400, ma a parte il fatto che non si capisce mai come impostare l’esposizione e va fatto a mano… già dopo ND8 circa si cominciano a vedere delle macchie nelle foto perché il filtro non “filtra” (scusate il gioco di parole) bene la luce… insomma, rischiate di rovinare il sensore, per cui evitateli. Se li comprate perché attratti dal basso prezzo… io vi avevo avvisato!

Concludo l’articolo citando anche le famose lastre per saldatura: conosco molti che con pochi euro sono riusciti a farsi un filtro con queste lastre. Tentar non nuoce… ma ricordatevi in questo caso di fissare tale lastra con il nastro isolante sulla lente, prestando attenzione a non lasciare fessure. L’unico inconveniente è che se prendete quelle a tonalità verde, sarà quasi impossibile rimuovere la dominante cromatica in fase di sviluppo… mentre se trovate dei vetri a densità quasi neutra siete fortunati. Chiaramente questa “pratica” non viene ormai più usata, data la facile reperibilità di filtri di ottima qualità a prezzi accettabili… ma qualche anno fa vi assicuro che in molti ne hanno fatto ricorso. :-)

Confronto Tra Diversi Filtri

Un po’ di tempo fa ho effettuato un confronto tra diversi filtri a densità neutra di diverse marche, trovate l’articolo in inglese a questo link: Lee, NiSi And Haida Neutral Density Filters: Tests On Color Cast, Calibration And Vignetting

 

Haida Holder Global View

Haida Holder 100-Pro Series

Haida Holder 100-Pro Series

Haida ha rilasciato da poche settimane il nuovo holder della serie 100: Haida Holder 100-Pro Series. Ecco il link sul sito ufficiale: Portafiltri Haida 100-Pro Series. Le novità sono molte rispetto alla versione precedente, quindi non si tratta di un semplice aggiornamento, ma di una nuova edizione ridisegnata da zero. Analizziamo insieme le caratteristiche e le novità.

Cosa c’è nella confezione

Il nuovo Holder Haida 100-PRO Series in alluminio, si presenta in una confezione molto sobria di colore bianco (non bianco puro) senza troppi fronzoli e con la sola foto del portafiltri. La scatola è solida e l’holder si trova in una custodia morbida al suo interno.

Haida Holder Box

Haida Holder Box

Una volta aperta la confezione al suo interno possiamo trovare i diversi componenti dell’holder:

  • Holder parte frontale (con due guide già montate) con guarnizione per prevenire le infiltrazioni di luce
  • Holder parte posteriore con filettatura interna per il montaggio del polarizzatore
  • Viti di fissaggio e di rotazione del polarizzatore
  • Guide aggiuntive (con relative viti) per poter inserire 3 diversi filtri
  • Guarnizioni di ricambio

La qualità del nuovo portafiltri si percepisce immediatamente: materiale piacevole al tatto, alluminio opacizzato, guarnizioni ben installate e posizionate. Insomma, si ha subito l’impressione di avere a che fare con un portafiltri professionale.

Per poter montare il portafiltri sulla lente è necessario un adattatore che però (unica pecca della casa madre) non è incluso nella scatola dell’holder, ma bisogna acquistarlo a parte a seconda del diametro di cui si ha bisogno. Sono disponibili diversi diametri, quelli più utilizzati.

Il nuovo portafiltri offre la possibilità di montare al suo interno un apposito filtro polarizzatore, in modo che questo si collochi tra la parte frontale della lente e la prima guida di filtri a lastra. Il polarizzatore va acquistato separatamente, anche perché non tutti potrebbero averne bisogno.

Ecco una vista delle 3 confezioni di holder, filtro polarizzatore e anello adattatore da 82mm.

Haida Holder Boxes

Haida Holder + NanoPro Circular Polarizing Filter (CPL) + 82mm Adapter Ring

Caratteristiche

Il portafiltri si compone di 3 elementi, si arriva a 4 se aggiungiamo il filtro polarizzatore:

  1. Parte frontale con guide per l’inserimento dei filtri
  2. Parte posteriore con anello girevole che consente l’inserimento del filtro polarizzatore circolare
  3. Filtro polarizzatore circolare o CPL(opzionale)
  4. Anello adattatore che consente di collegare il portafiltri alla lente

Haida Holder + CPL

Haida Holder: parte frontale, parte posteriore e filtro polarizzatore

Le principali caratteristiche del portafiltri sono:

  • Materiale: alluminio
  • Filtri compatibili: filtri da 100mm di larghezza (filtri ND quadrati 100×100 e filtri graduati 100×150)
  • Spessore filtri: l’holder supporta filtri di spessore 2.0mm
  • Protezione dalle infiltrazioni di luce: l’intero portafiltri è di materiale opaco con pochissima riflettenza, inoltre è presente una guarnizione intorno al portafiltri (vicino alla prima guida) in modo da impedire infiltrazioni di luce laterale o posteriore
  • Numero filtri: è possibile inserire fino a 3 filtri a lastra (montando la guida aggiuntiva disponibile nella confezione) senza vignettatura su focali da 16mm in su (potrebbero esserci delle eccezioni su alcune lenti con la filettatura frontale particolarmente sporgente)
  • Anello adattatore: grazie alla disponibilità di diverse misure di anelli adattatori, è possibile montare il portafiltri sulla quasi totalità delle lenti in commercio (lenti dotate di filettatura frontale da: 49mm, 52mm, 55mm, 58mm, 62mm, 67mm, 72mm, 77mm, 82mm)
  • Filettatura interna: grazie alla presenza di una filettatura interna tra la parte posteriore e la parte frontale, è possibile montare un filtro (solitamente polarizzatore) che si va a collocare tra la lente e la prima lastra inserita nelle guide
  • Guide: il portafiltri è dotato di guide molto morbide che rendono agevole e fluido l’inserimento delle lastre, ma che allo stesso tempo bloccano i filtri inseriti in maniera stabile (filtri di spessore 2.0mm)
  • Anello di rotazione: il filtro polarizzatore può essere regolato agevolmente grazie alla vite presente sull’anello di rotazione

Montaggio

Il montaggio del portafiltri è piuttosto veloce, anche se richiede un minimo di pratica per le prime volte.

Questa è la mia sequenza consigliata:

  1. Avvitare l’anello adattatore sull’obiettivo
  2. Nel caso in cui si voglia utilizzare il filtro polarizzatore, avvitarlo sulla parte posteriore del portafiltri (passo opzionale, solo se il filtro CPL è necessario)
  3. Avvitare la parte posteriore dell’holder sull’anello adattatore
  4. Agganciare la parte frontale dell’holder sulla parte posteriore, facendo combaciare le frecce guida
  5. Inserire i filtri a lastra necessari

Sicuramente le prime volte l’intero procedimento potrà sembrare macchinoso. Il consiglio è quello di fare un po’ di pratica in casa prima di utilizzare il portafiltri sul campo.

Haida Holder Adapter Ring

Anello adattatore

Haida Holder Back Part

Holder parte posteriore

Haida Holder Filter Guides

Holder parte frontale

Haida Holder Arrows

Montaggio passo 4: allineamento frecce guida

Utilizzo sul campo

Una volta montato il portafiltri sulla lente, è necessario regolare il polarizzatore (se montato) e inserire le lastre nelle guide.

Ecco qualche consiglio generico:

  • Prima di inserire qualunque filtro nelle guide, è bene accertarsi che l’holder sia ben collegato e l’anello adattatore avvitato in maniera corretta. Potrebbe accadere che la filettatura non sia ben allineata e nonostante l’impressione che il portafiltri sia avvitato correttamente, potrebbe bastare un movimento brusco della fotocamera per farlo sganciare e cadere. Dopo l’avvitamento, verificare che l’holder sia stabilmente collegato alla lente.
  • Nel caso in cui si vogliano utilizzare dei filtri a densità molto elevata, è bene assicurarsi tramite il Live View che la composizione e la messa a fuoco siano stati effettuati correttamente e il cavalletto sia stabile.
  • La regolazione del filtro polarizzatore va fatta prima di inserire le lastre, in modo da poterla effettuare con maggiore precisione. La posizione della vite di regolazione aiuta anche visivamente a controllare il posizionamento del filtro.
  • Il portafiltri è dotato di guarnizione contro le infiltrazioni di luce: nel caso il primo filtro da inserire abbia una guarnizione, sarà necessario inserirlo nelle guide con la guarnizione verso l’esterno. La presenza di guarnizioni già sul portafiltri, assicura la massima compatibilità anche con i filtri di altre marche (alcune marche utilizzano guarnizioni specifiche per i propri holder e non compatibili con tutti i portafiltri sul mercato).
  • Utilizzare la vite di bloccaggio del portafiltri per evitare oscillazioni dell’holder.
  • Rimuovere il portafiltri e la macchina fotografica prima di spostare il cavalletto (evitare di trasportare tutto insieme quando si cambia posizione).
  • I filtri con densità più elevata sono quelli a dover essere inseriti per primi nell’holder (devono quindi trovarsi più vicini alla lente).

Confronto con la vecchia versione

Haida Holder Comparison

Haida Holder: nuova e vecchia versione

Rispetto alla vecchia versione sono evidenti alcuni miglioramenti:

  • La possibilità di integrare e regolare un polarizzatore è sicuramente la caratteristica che i fotografi di paesaggio apprezzeranno di più. Anche il vecchio holder era dotato di una filettatura interna per il polarizzatore, ma non consentiva un’agevole regolazione.
  • La presenza di una guarnizione che previene le infiltrazioni di luce laterale e posteriore. Con il vecchio holder utilizzando alcuni filtri di altre marche (con guarnizione non sufficientemente ampia) si avevano dei riflessi di luce sulle lastre (e sulle foto).
  • Maggior cura e dettaglio dei particolari.

Conclusioni

In conclusione, il nuovo Holder 100-Pro Series è un portafiltri assolutamente consigliato per i fotografi di paesaggio. La possibilità di integrare nell’holder il filtro polarizzatore colma finalmente il gap con i portafiltri di altre marche. La cura costruttiva e l’attenzione ai dettagli, fanno di quest’holder uno dei migliori presenti in commercio.

Le innovazioni rispetto alla versione precedente sono evidenti, l’upgrade è consigliato soprattutto per chi usa frequentemente il filtro polarizzatore.

L’unico punto di attenzione è l’assenza di una selezione di adattatori già nella confezione dell’holder, così come fanno altre marche.

Da poco è disponibile su Facebook anche la pagina Haida Filters Italia per restare aggiornati sulle novità di Haida.

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Lee, NiSi And Haida Neutral Density Filters: Tests On Color Cast, Calibration And Vignetting

Neutral density filters are widely used in Landscape photography. These filters are needed to increase the duration of the exposure: (a) when we don’t want to alter aperture or ISO on our setup and (b) when it isn’t dark enough to achieve the desired exposure time by just changing ISO and/or aperture.

I started using neutral density filters some years ago and at that time the average quality of ND filters wasn’t so high. Today a lot of brands are available and there are some quite good ones.

I often get questions about the best ND filters on the market and since the answer is not that simple I have decided to write this article trying to clarify what I think is important to consider when choosing a Neutral Density filter.

Here are some of the aspects that need to be evaluated especially for Landscape photography:

  1. Color cast: to increase the duration of exposure, filters needs to be “darkened” and the material used to darken the filters may not be color neutral.
  2. Vignetting: adding “stuff” (filters, holders, adaptors, etc.) on top of the lens may increase vignetting.
  3. Ease of use: screw filters may be easier and quicker to mount than square filters systems.
  4. Sharpness: in case the quality of the filter isn’t good enough, sharpness can be compromised.
  5. Calibration: some filters do not have a “regular” coat, this may result in a “patched” exposure (this is often an issue for variable neutral density filters).
  6. Flare: some filters are more prone than others towards flares and unwanted reflections.
  7. Resistance: filters may fall… some filters are made of resin which may be more resistent than glass in case of a fall.
  8. Holder: in the case of square filters, some holders are better than others because they can improve few aspects and the final user experience (possibility to use a polarizer, light leaks, stability,  etc.)

It isn’t easy to evaluate all these aspects, especially when it’s not possible to test in advance some of the available filters on the market. This is why I decided to perform some tests/analysis on four different Neutral Density filters from three well known brands to be able to compare them on a few aspects that (IMHO) are important in Landscape photography.

DISCLAIMER: even if all tests had been performed in a controlled light environment, I cannot exclude that other variables could have in some way influenced the results. Moreover, all results are only related to the sample of filters tested and cannot be referenced as benchmarks for the same type of filters in the market (same filters type may have been produced from different factories or with different materials over time). Please make sure you understand that the sole goal of the test is to assess the quality of the filters I own.

 

Neutral Density Filters

The neutral density filters tested in this review are:

  1. Lee ND 1.8 (Little Stopper) [Square – 6 stops – Glass]
  2. NiSi ND 1.8 Nano Coating IR [Square – 6 stops – Glass]
  3. Haida ND 1.8 “100 Series” [Square – 6 stops – Glass]
  4. Haida ND 1.8 PRO II MC Slim [Screw – 6 stops – Glass]

Tests Performed

Here is a list of the tests/analysis I performed:

  • A. Color Cast
  • B. Density Calibration
  • C. Vignette

Let’s go through each of these aspects and analyze the results.

A. Color Cast

To be able to test color cast I took a series of shots in a “controlled light” environment using a color checker card (I placed the color checker card in the middle of the frame).

The basic settings for the camera to get a properly exposed photo were as follows:

  • Canon EOS 6D
  • Canon EF 16-35 f/4 IS
  • Focal Length: 16mm
  • Exposure: 1/60s
  • Aperture: f/4
  • ISO: 100

I first took a few photos of the set with only the lens (no holder, no filter), to get the appropriate WB (White Balance) of the scene and then I forced that metered WB for all other shots (of the same scene) with filters.

The metered value for WB was 5600K (color picker on neutral gray), so nearly perfect Daylight (I was in a room with controlled lighting conditions).

I then took some other shots just with holder and no filters (to check if the holder was in some way influencing the lighting or colors) and finally with filters (switching one by one) by adjusting the exposure for 6 stops (6 stops was the declared amount of stops for all the filters used).

The settings used for taking all photos with filters were as follows:

  • Canon EOS 6D
  • Canon EF 16-35 f/4 IS
  • Focal Length: 16mm
  • Exposure: 1s (1/60s + 6 Stops)
  • Aperture: f/4
  • ISO: 100
  • WB: 5500k (Daylight)

I took at least 3 shots for every combination, just to make sure to avoid outliers, but all shots were almost identical for each set, so this confirms that the light didn’t change during the shooting session.

I finally selected 6 different shots to be compared for color cast:

  1. No Filters (16mm – 1/60 – f/4 – ISO 100)
  2. Holder With No Filters (16mm – 1/60 – f/4 – ISO 100)
  3. Lee ND 1.8 (16mm – 1s – f/4 – ISO 100)
  4. NiSi ND 1.8 (16mm – 1s – f/4 – ISO 100)
  5. Haida ND 1.8 (16mm – 1s – f/4 – ISO 100)
  6. Haida ND 1.8 Screw (16mm – 1s – f/4 – ISO 100)

I then aligned all six shots in Photoshop (to make sure to pick exactly the same point on the color checker) and added 3 color pickers almost in the middle of the first 3 neutral colors starting from white (averaging 5×5 pixels). I also checked that around the selected pixels color was regular and not changing much. Color pickers were set to Lab measurement, to be able to distinguish color cast just by looking at single component values (a and b): if a and b are equal to ZERO then the color is neutral, while for different values then there is a color cast.

Here are few simple rules that can help in understanding how Lab can measure color cast:

  • L: measures Luminance from 0 to 100
  • Greater values for L mean brightest colors, while lower values for L mean darker colors
  • a: measures color tones from green to magenta/red (from -128 to 127)
  • b: measures color tones from blue to yellow (from -128 to 127)
  • Negative values for a and b are for cool colors
  • Positive values for a and b are for warm colors

So by using Lab color pickers we are able to determine whether there is a color cast on the neutral colors or not when using filters.

Table 1: Color Cast Analysis

ND Color Cast Analysis

Neutral density filters color cast analysis (click to enlarge)

Table Caption:
Columns labeled 1, 2, 3: these are the values of the 3 different pickers on the images attached below
Average: the average value of the 3 different pickers
Delta: the delta of each average value compared to the average values from the “No Filters” photo
Absolute Delta: the absolute value of the delta, the greater the number the lesser the performance compared to the “No Filters” photo. To provide a visual highlight of the difference, colors have been used in the cell background: color scale is from green to red, where green is better than red (colors are related to each column “L a b” independently
AWB: this value has been determined by another different shot with Automatic White Balance with filters on, greater absolute differences from the “No Filters” photo AWB means worse performance in terms of color cast

Here are all images captured to determine color cast numbered from 1 to 6.

  1. No Filters (16mm – 1/60 – f/4 – ISO 100)
    All 3 pickers show no color cast (just +1 in the b channel for the brightest neutral color)
  2. Holder With No Filters (16mm – 1/60 – f/4 – ISO 100)
    All 3 pickers show no color cast (just -1 in the b channel for the darkest neutral color)
  3. Lee ND 1.8 (16mm – 1s – f/4 – ISO 100)
    All 3 pickers show evident color cast on cool colors especially in the blue channel (on average a -4.7 and b -10.3)
  4. NiSi ND 1.8 (16mm – 1s – f/4 – ISO 100)
    Light color Cast (on average a 2.3 and b -1.7)
  5. Haida ND 1.8 (16mm – 1s – f/4 – ISO 100)
    Light color cast (on average a -1.3 and b 1.0)
  6. Haida ND 1.8 Screw (16mm – 1s – f/4 – ISO 100)
    Light color cast (on average a 0.7 and b -2.0)

Images

No Filters Color Cast

No Filters Color Cast: neutral colors remain neutral

Lee ND1.8 Color Cast

Lee ND1.8 Color Cast: strong color cast on cool colors, especially blue channel

NiSi ND1.8 Color Cast

NiSi ND1.8 Color Cast: light color cast towards magenta and blue

Haida ND1.8 Square Color Cast

Haida ND1.8 Square Color Cast: really light color cast towards green and yellow

Haida ND1.8 Screw Color Cast

Haida ND1.8 Screw Color Cast: light color cast towards magenta and blue

B. Density Calibration

Not all filters are calibrated properly in terms of effective “stops” of light. This aspect impacts on two different points of view: exposure and vignetting. We will investigate vignetting in the following point, while in this step we will consider the effective amount of stops of light subtracted for each of the filters (measured around the center of the frame).

To measure the effective calibration of the filter, I have metered the L value (in Lab color space) for neutral colors in the color checker and I adjusted the exposure in the shots taken with the filter, to match the same L value of the shot without the filter. This method is not perfectly accurate, but it should provide a good indication.

None of the filters tested were perfectly accurate, but NiSi was the one with the better result in terms of calibration, while Haida filters (both screw and square) were the ones with the highest delta in respect of the declared amount of stops (again: keep in mind that the samples tested may vary from other samples produced on different dates, in different factories or using different raw materials).

Table 2: Density Calibration Analysis

ND Calibration Analysis

Neutral density filters calibration

C. Vignette

Vignette is another collateral aspect of using neutral density filters and it could be related to incorrect calibration, consistency of the raw materials, thickness and other factors .

To be able to test vignette, I shot against a neutral wall and I have measured the difference in stops from the center of the frame towards the corner. I took three different points: center, upper right corner and a point in the middle between the previous two.

To make sure the test wasn’t influenced by different holders, I used the same holder for all tests (apart from the screw filter).

In this test, NiSi was the best performer (just 1.3 stops delta, almost identical to lens only vignetting!), while Haida and Lee returned a fairly heavy vignette (almost 3 stops of difference between the center and the corner). I have to mention that Haida results were influenced by the quite heavy calibration (around 6.75 stops, instead of 6) and this could have impacted on the strong vignette on the borders.

Table 3: Vignette Analysis

ND Vignette Analysis

Neutral density filters vignette analysis (click to enlarge)

Table Caption:
Columns labeled 1, 2, 3: these are the values of the 3 different pickers on the images attached below (from center to the top left angle)
Delta L: the delta between each L pairs (1 vs 2, 1 vs 3, 2 vs 3) to measure the change in luminosity between each point in the same photo
Average Decay: the average of the 3 Delta L values, this amount indicates how much light falls (on average) from the center of the frame towards the corner. The greater the number, the greater the decay
Effective Stops Delta: the two columns indicates the difference in terms of stops (measured by Adobe Camera Raw) of the pairs picker #1 vs picker #2 (center of the frame vs intermediate) and picker #1 vs picker #3 (center of the frame vs top left corner)

Here are all images captured to determine color cast numbered from 1 to 6.

Images

No Filters Vignette

No Filters Vignette

No Filters + Holder NiSi Vignette

No Filters + Holder NiSi Vignette

Lee ND 1.8 Vignette

Lee ND 1.8 Vignette

NiSi ND 1.8 Vignette

NiSi ND 1.8 Vignette

Haida ND 1.8 Square Vignette

Haida ND 1.8 Square Vignette

Haida ND 1.8 Screw Vignette

Haida ND 1.8 Screw Vignette

Conclusions

After all the tests, we can infer that Haida and NiSi samples were the best performers overall: Haida had slightly better performance on Color Cast (similar absolute results for both square and screw filters), while NiSi had better performance on calibration and vignetting (even though vignetting was likely affected by the “heavy” calibration of the Haida filters).

Just keep in mind the disclaimer at the top of the article: all these tests are valid only for the samples tested and cannot be referred to as a benchmark for all filters on the market.

Should you have any question, you can contact me through the contact form on this website, or you can find me on all major social networks.

 

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I have recorded this short video to demonstrate how easy is to setup a NiSi V5 Holder with CPL and ND/GND filters.

This system is the best I have tested so far, because not only is easy to mount, but it features an integrated CPL which is located just in front of the lens and before any other filter. This will reduce vignette and will simplify the adjustment of the polarization angle thanks to the dedicated dial.

NiSi V5 Holder is also really nice and solid. Compared to other holders I tested its borders are wide enough to cover most of other brands filters gaskets: some holders are not that wide and with some ND filters, their gasket is not thick enough to avoid light leaks.

On the market there is no equivalent offer: included in the nice leather box, you will not only the holder with 3 slots and the dedicated circular polarizer, but also a series of adaptor which will let you fit the holder on most commons lens threads.

I would absolutely advice to buy this holder.

P.S.: sorry for my poor English!

 

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